
venerdì 18 ottobre 2019
Pubblicato il decreto crescita: analisi delle misure tributarie
Sono numerose e significative le disposizioni di carattere
fiscale contenute nel Dl n. 34/2019, recante “Misure
urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi”,
approdato in Gazzetta Ufficiale: le novità
interessano, tra l’altro,
mini Ires, patent box, regime degli impatriati, rientro in Italia
di ricercatori e docenti, sisma bonus, ecobonus,
super ammortamento, deducibilità Imu, regime
forfetario, fatturazione elettronica per le operazioni con San Marino, bonus
per le operazioni di aggregazione aziendale.
A seguire, una sintetica descrizione delle
principali misure.
Super ammortamento
Viene
reintrodotto il super ammortamento (costo di acquisizione maggiorato del 30%)
per gli investimenti in beni materiali strumentali nuovi (esclusi i veicoli e
gli altri mezzi di trasporto per i quali il Tuir prevede specifici limiti di
deduzione delle spese) effettuati dal 1° aprile al 31 dicembre 2019 ovvero, a
certe condizioni, entro il 30 giugno 2020. La maggiorazione non si applica
sulla parte di investimenti complessivi eccedenti il limite 2,5 milioni di
euro.
Revisione della mini Ires
La
mini Ires (introdotta dalla legge di bilancio 2019) viene sostituita da un
nuovo regime di favore consistente nell’applicazione dell’aliquota Ires
agevolata sugli utili reinvestiti pari al 22,5% per il 2019, al 21,5% per il
2020, al 21% per il 2021 e al 20,5% dal 2022.
Deducibilità Imu
Aumenta
la deducibilità dell’Imu relativa agli immobili strumentali (già innalzata
dall’ultima legge di bilancio): si
prevede, infatti, che per la determinazione del reddito d’impresa e del reddito
derivante dall’esercizio di arti e professioni, l’imposta municipale propria
relativa a tali immobili è deducibile nella misura del 50% per il periodo
d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2018 (2019 per i
contribuenti “solari”), del 60% per il periodo d’imposta successivo a quello in
corso al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2020 (quindi, 2020 e 2021 per i
contribuenti “solari”), del 70% a partire dal periodo d’imposta successivo a
quello in corso al 31 dicembre 2021 (quindi, 2022 per i contribuenti “solari”).
Patent box
Per
rendere più semplice e veloce l’applicazione del regime patent box, si prevede la
possibilità per i contribuenti
interessati di usufruire dell’agevolazione direttamente in dichiarazione,
superando, quindi, l’attuale procedura che, invece, stabilisce, in determinati
casi, la presentazione di un’apposita istanza all’Agenzia delle entrate
finalizzata alla preventiva determinazione dell’ammontare del benefico (ruling).
Regime degli impatriati
Modifiche
anche per il regime speciale previsto a favore dei lavoratori “impatriati”: in
particolare, per chi trasferisce la residenza in Italia a partire dal 2020,
vengono introdotte le seguenti novità:
- incremento
dal 50% al 70% della riduzione dell’imponibile
- semplificazioni
per l’accesso al regime di favore
-
estensione della disciplina agevolata
anche ai lavoratori che avviano un’attività d’impresa a partire dal periodo d’imposta in corso al 1° gennaio
2020
-
previsione, a certe condizioni, di
maggiori agevolazioni fiscali per ulteriori cinque periodi d’imposta.
Incentivi per il rientro in Italia di ricercatori e
docenti residenti all’estero
Novità
anche per il regime agevolato finalizzato al “rientro dei cervelli”. Per i
docenti e i ricercatori
che
trasferiscono la residenza in Italia a partire dal 2020:
- la durata
del regime fiscale
di favore è aumentata da 4 a 6 anni
- in presenza
di specifiche condizioni, la durata dell’agevolazione è prolungata a 8, 11 o 13 anni.
Regime forfetario
I
contribuenti che applicano il regime forfetario, e che si avvalgono di
dipendenti e collaboratori, sono tenuti a effettuare le ritenute alla fonte sui
redditi di lavoro dipendente e assimilati.
La
stessa previsione viene estesa agli esercenti attività d’impresa, arti o
professioni che, dal 1° gennaio 2020, avendone i requisiti, decideranno di
applicare il regime dell’imposta sostitutiva del 20% introdotto dalla legge di
bilancio 2019.
Incentivi per l’edilizia
Fino
al 31 dicembre 2021, per i trasferimenti di interi fabbricati a favore di
imprese di costruzione o di
ristrutturazione immobiliare che, entro i successivi dieci anni, demoliscono o
ricostruiscono gli immobili (anche con variazione volumetrica) oppure li
vendono, le imposte di registro, ipotecaria e catastale si applicano in misura
fissa (200 euro).
Sisma bonus
Vengono
estese agli interventi realizzati nei comuni ricadenti nelle zone classificate
a “rischio sismico” 2 e 3 le detrazioni potenziate del 75% e 85% (da calcolare
sul prezzo di acquisto dell’immobile) previste dall’articolo 16, comma 1-septies, Dl 63/2013 per le zone
classificate a “rischio sismico” 1, collegate alla demolizione e ricostruzione
di interi edifici (si tratta dei lavori
che determinano, rispettivamente, il passaggio a una o due classi
di rischio inferiori).
Strumenti finanziari convertibili
I
maggiori o minori oneri che derivano dall’attuazione di specifiche previsioni
contrattuali che regolano alcune tipologie di strumenti finanziari (diversi da
azioni e titoli similari) aventi determinate caratteristiche (dettagliatamente
indicate dalla norma), e suscettibili di conversione in azioni, non concorrono, a fini Ires e Irap, alla formazione del reddito imponibile degli emittenti.
Interventi di efficienza energetica e di riduzione del
rischio sismico
Per
gli interventi di efficienza energetica e per quelli finalizzati all’adozione
di misure antisismiche, in luogo delle corrispondenti detrazioni fiscali, gli
aventi diritto possono optare per un contributo di pari ammontare, sotto forma
di sconto sul corrispettivo dovuto per i lavori, anticipato dal fornitore che
ha eseguito gli interventi. Correlativamente, a quest’ultimo viene riconosciuto
un credito d’imposta, di ammontare pari al contributo, da utilizzare in
compensazione in cinque anni.
Bonus aggregazione
In
relazione alle operazioni di aggregazione aziendale, effettuate a partire dalla
data di entrata in vigore del decreto e fino al 31 dicembre 2022 e realizzate
mediante fusione o scissione, si considera riconosciuto, ai fini fiscali, il
valore di avviamento e quello attribuito ai beni strumentali materiali e
immateriali, per effetto dell’imputazione su tali poste di bilancio del
disavanzo da concambio, per un ammontare complessivo non eccedente i 5 milioni
di euro.
Fatturazione elettronica San Marino
Viene
introdotto l’obbligo della fatturazione elettronica anche nell’ambito dei rapporti
commerciali tra Italia e San Marino.
Vendita di beni tramite piattaforme digitali
I
soggetti passivi che facilitano, tramite un’interfaccia elettronica (ad
esempio, mercato virtuale, piattaforma o portale), le vendite a distanza di
beni importati o le vendite a distanza di beni all’interno dell’Ue devono
trasmettere all’Agenzia delle entrate, entro il mese successivo a ciascun
trimestre, un’apposita comunicazione contenente una serie di dati (tra gli
altri, denominazione, indirizzo di posta elettronica, numero totale dei beni
venduti in Italia, ammontare totale dei prezzi o prezzo medio di vendita).
Enti associativi assistenziali
Nel
novero degli enti associativi che beneficiano del regime della “decommercializzazione” prevista dall’articolo 148,
Tuir, vengono inclusi anche quelli con fini assistenziali.
Definizione agevolata delle entrate regionali e degli enti
locali
Viene
introdotta la possibilità per gli enti territoriali (regioni, province, città
metropolitane e comuni) di disporre la definizione agevolata delle proprie
entrate, anche tributarie, non riscosse a seguito di ingiunzione fiscale, con
l’esclusione del pagamento delle sanzioni.
Distributori di
carburante: credito d'imposta per commissioni riferite a pagamenti elettronici
L'articolo
16 del decreto, con norma interpretativa, stabilisce che le disposizioni contenute nell’articolo 1,
comma 924, legge 205/2017
(riconoscimento agli esercenti di impianti di distribuzione di carburante di un
credito d’imposta pari al 50% del totale delle
commissioni addebitate per le transazioni effettuate, a partire dal 1°
luglio 2018, tramite sistemi di pagamento elettronico mediante carte di credito) valgono con riferimento alle cessioni di carburanti effettuate nei confronti sia di esercenti
attività d’impresa, arte o professione sia di consumatori finali. Se gli
esercenti non contabilizzano separatamente le commissioni addebitate per le
transazioni diverse da quelle per cessioni di carburante, il tax credit spetta
per la parte delle commissioni calcolata in base al rapporto tra il volume
d’affari annuo derivante da cessioni di carburante e il volume d’affari annuo complessivo.